Lettera n. 13

Mittente
Ariosto, Ludovico
Destinatario
Gonzaga, Ludovico
Data
1 ottobre 1512
Luogo di partenza
Firenze
Luogo di arrivo
Mantova
Lingua
italiano
Incipit
Vostra Signoria excellentissima ha certamente de la fada e del negromante
Explicit
Voglia Vostra Signoria recarmi alla memoria de la Illustrissima S. Principessa Flisca quanto è permisso a observandissimo e deditissimo servitore
Regesto

1 Ludovico Gonzaga ha di certo dei poteri soprannaturali per aver raggiunto Ariosto a Firenze con la sua lettera, visto che il poeta sta uscendo ora dai rifugi delle belve (ossia da Roma). 2 Ariosto non può ancora parlare dei pericoli corsi: non vuole ricordare e il Gonzaga avrà già saputo; 3 ancora sente di non essere fuori pericolo. 4 Ha trascorso la notte vicino a Firenze con Alfonso d’Este. 5 Il duca parlerà con il cardinale, del quale è previsto l’arrivo da Bologna entro due giorni, ma Ariosto cercherà in ogni modo di servire il destinatario, (6) che saprà da Rinaldo che cosa fare. 7 Ariosto non può mettersi in viaggio a causa delle condizioni politiche sfavorevoli. 8 Chiede di essere ricordato alla principessa Flisca.

Edizioni
Bibliografia
  • Stella 1963 = Angelo Stella, Per una nuova edizione delle Lettere di L. Ariosto (con lettere e manoscritti inediti), in «Giornale Storico della Letteratura italiana», vol. 140, fasc. 432, 1963, pp. 566-601
Nomi citati

Scheda di Chiara De Cesare | Ultima modifica: 23 agosto 2025
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