Lettera n. 180

Mittente
Ariosto, Ludovico
Destinatario
Lucca, Anziani di
Data
24 febbraio 1525
Luogo di partenza
Castelnuovo di Garfagnana
Luogo di arrivo
Lucca
Lingua
italiano
Incipit
Alcuni nostri da Carreggine erano iti al Borgo et havean comprate dui some di farina di castagne
Explicit
ancho epse voglino che sieno usato verso quelli del mio Illustrissimo Signor
Regesto

Alcuni abitanti di Careggine hanno comprato della farina di castagne a Borgo, inconsapevoli del divieto; dalla famiglia del vicario del Borgo sono poi stati sottratti loro il bestiame e la farina. Ariosto chiede che tutto sia restituito, in primo luogo perché per l’anno corrente non esiste un bando che impedisca di portar fuori un bene per farne uso, in secondo luogo perché il carico è stato sottratto entro il territorio di acquisto. Dovrebbe essere punito, al contrario, il suddito lucchese che ha venduto la farina. Coloro che hanno infranto i divieti sono invece forestieri e non possono essere al corrente di tutte le nuove leggi.

Testimoni
  • Lucca, Archivio di Stato di Lucca, ATL, 541, fascicolo 3, lettera n. 85, 720
    Copia, manoscritto di altra mano.
    Manoscritto, mm 290 x 215, 1 foglio.
    Lettera firmata.
Edizioni
Bibliografia
  • Stella 1963 = Angelo Stella, Per una nuova edizione delle Lettere di L. Ariosto (con lettere e manoscritti inediti), in «Giornale Storico della Letteratura italiana», vol. 140, fasc. 432, 1963, pp. 566-601
Nomi citati

Scheda di Chiara De Cesare | Ultima modifica: 26 giugno 2022
Permalink: https://www.ludovicoariosto.org/lettere/180