Lettera n. 27

Mittente
Ariosto, Ludovico
Destinatario
Leone X, papa
Data
16 gennaio 1520
Luogo di partenza
Ferrara
Luogo di arrivo
Roma
Lingua
italiano
Incipit
Havendomi Galasso mio fratello a' dì passati fatto intendere che V. Santità haveria piacere ch'io le mandassi una mia comedia
Explicit
pur che in qualche modo la diletti io me ne chiamerò satisfatto. Alli cui santissimi piedi humilmente mi raccomando
Regesto

1 Venuto a conoscenza del desiderio del papa di leggere una sua commedia (Il Negromante), il poeta comunica di essere stato in dubbio se lasciare l’opera inconclusa per mancanza di tempo prima del Carnevale e per timore del giudizio dei dotti romani o se concluderla e inviarla. 2-6 Seppure non completamente soddisfatto, Ariosto ha terminato l’opera, e la invia sperando di riuscire a far divertire il papa, almeno come il buffone Baraballo.

Edizioni
Bibliografia
  • Stella 1963 = Angelo Stella, Per una nuova edizione delle Lettere di L. Ariosto (con lettere e manoscritti inediti), in «Giornale Storico della Letteratura italiana», vol. 140, fasc. 432, 1963, pp. 566-601
Nomi citati

Scheda di Chiara De Cesare | Ultima modifica: 23 agosto 2025
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