Lettera n. 29

Mittente
Ariosto, Ludovico
Destinatario
Equicola, Mario
Data
8 novembre 1520
Luogo di partenza
Ferrara
Luogo di arrivo
Mantova
Lingua
italiano
Incipit
Per m. Gian Iacomo Bardelne ho havuto sei lire di nostra moneta
Explicit
che troverà che li libri son venduti e che quel libraro vuole rivalersi de quelli denari. La quale si ricordi ch'io son suo.
Regesto

Ariosto, che ha ricevuto una somma di denaro inferiore rispetto a quanto previsto, vorrebbe recuperare gli eventuali esemplari del Furioso rimasti invenduti a Verona, per inviarli lui stesso ad altri. 4 Chiede, dunque, all’Equicola di occuparsi della questione, ma è quasi sicuro che il libraio stia cercando di tenere per sé i guadagni degli esemplari del Furioso che ha in realtà venduto.

Testimoni
  • Mantova, Archivio di Stato di Mantova, Archivio Gonzaga, Autografi, b.8, lettera n. 6, c. 455
    Originale, manoscritto autografo.
    Lettera firmata, firma autografa, indirizzo presente.
Edizioni
Bibliografia
  • Stella 1963 = Angelo Stella, Per una nuova edizione delle Lettere di L. Ariosto (con lettere e manoscritti inediti), in «Giornale Storico della Letteratura italiana», vol. 140, fasc. 432, 1963, pp. 566-601
Nomi citati

Scheda di Chiara De Cesare | Ultima modifica: 23 agosto 2025
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