Lettera n. 37

Mittente
Ariosto, Ludovico
Destinatario
Otto di Pratica
Data
21 maggio 1522
Luogo di partenza
Castelnuovo di Garfagnana
Luogo di arrivo
Firenze
Lingua
italiano
Incipit
Per obidire a quanto Vostre Signorie mi comandano
Explicit
essendo io per non mi prtire da quanto parerà a quelle, de le quali son deditissimo
Regesto

Ariosto ha fatto chiamare gli uomini accusati da Bartolomeo da Barga di essere fuggiti con del denaro da Buonconvento. Ritiene però che abbiano ragione: erano stati chiamati ed era stata promessa loro una paga, di cui avevano ricevuto solo una parte. Bartolomeo infatti rimandava continuamente il momento in cui li avrebbe pagati, e dopo quattordici giorni i sette uomini ancora non avevano ricevuto quanto concordato. Per valutare la questione, Ariosto ha fatto ricorso a persone più esperte, ma ha ritenuto necessario avvisare gli Otto di Pratica.

Testimoni
  • Firenze, Archivio di Stato di Firenze, Otto di Pratica, Responsive, lettera n. 5, filza 25, cc. 171-172
    Originale, manoscritto autografo.
    Fogli sciolti.
    Lettera firmata, firma autografa, indirizzo presente.
Edizioni
Bibliografia
  • Stella 1963 = Angelo Stella, Per una nuova edizione delle Lettere di L. Ariosto (con lettere e manoscritti inediti), in «Giornale Storico della Letteratura italiana», vol. 140, fasc. 432, 1963, pp. 566-601
  • Albonico 2022 = Simone Albonico, Ariosto, in Autografi dei letterati italiani. Il Cinquecento, tomo III, a cura di Matteo Motolese, Paolo Procaccioli, Emilio Russo, Roma, Salerno editrice, 2022, pp. 3-35, p. 14
Nomi citati

Scheda di Chiara De Cesare | Ultima modifica: 29 giugno 2022
Permalink: https://www.ludovicoariosto.org/lettere/37