Lettera n. 49

Mittente
Ariosto, Ludovico
Destinatario
Lucca, Anziani di
Data
14 ottobre 1522
Luogo di partenza
Castelnuovo di Garfagnana
Luogo di arrivo
Lucca
Lingua
italiano, latino
Incipit
Vostre Signorie vedranno quanto questa comunità di Castel Nuovo le rachomandai uno fratello di Prete Riccio
Explicit
ma quando ancho sit inveteratus malorum, io non sono per impedire la iustitia
Regesto

Ariosto sembra fermamente convinto di voler perdonare il fratello di ‘Prete Riccio’, accusato di aver falsificato del denaro. Garantisce per il ragazzo, mettendone in luce l’ingenuità e incolpando altri.

Testimoni
  • Lucca, Archivio di Stato di Lucca, ATL, 541, fascicolo 3, lettera n. 9, 551-552
    Copia, manoscritto di altra mano.
    Manoscritto, mm 290 x 215, 1 foglio.
    Lettera firmata.
Edizioni
Bibliografia
  • Stella 1963 = Angelo Stella, Per una nuova edizione delle Lettere di L. Ariosto (con lettere e manoscritti inediti), in «Giornale Storico della Letteratura italiana», vol. 140, fasc. 432, 1963, pp. 566-601
Nomi citati

Scheda di Chiara De Cesare | Ultima modifica: 22 giugno 2023
Permalink: https://www.ludovicoariosto.org/lettere/49