Lettere
Le lettere di Ariosto sono testi che hanno tutti realmente viaggiato: dispacci diplomatici, richieste di grazia, biglietti di accompagnamento di opere, commendatizie scritte da lui in persona oppure a nome di altri membri della casa d'Este. Pur in maniera saltuaria, ripercorrono gran parte dell'arco cronologico della sua vita, con l'eccezione della gioventù, che invece non è rappresentata. La prima lettera, indirizzata ad Aldo Manuzio, è del 1498 (Ariosto ha a quest'altezza 24 anni); l'ultima è invece del 1532, dunque a un anno dalla morte. Con poche ma significative eccezioni, rappresentate dalle lettere indirizzate a Ippolito d'Este tra l'inizio del Cinquecento e i pieni anni Dieci e le lettere degli anni 1528-1532, si tratta in gran parte di materiali inviati negli anni di commissariato in Garfagnana (1522-1525), che contengono richieste e notizie di vario tipo indirizzate ad Alfonso d'Este e ai rappresentanti del potere lucchese e fiorentino, territori con cui confina la Garfagnana cinquecentesca. Oltre a fornire informazioni preziose sulla politica estense e sulle condizioni degli abitanti della provincia, vessata dal banditismo e da frequenti periodi di carestia, le lettere di questi anni consentono un affondo sugli incarichi di Ariosto e sul suo modo di concepirli, offrendo anche più di uno scorcio sul lato più umano e compassionevole dell'Ariosto commissario. Sono però di natura diplomatica anche le lettere che Ariosto invia in qualità di funzionario della casa d'Este, negli anni Dieci del Cinquecento. Un altro manipolo è invece dedicato alle opere letterarie, e consente di osservare un Ariosto in veste di autore, editore e promotore, che si preoccupa di seguire tutti i passaggi della diffusione e della pubblicazione dei suoi scritti. Altre, invece, riguardano questioni familiari. Ariosto ne invia per esempio in occasione della morte del cugino Rinaldo nel 1519 e insieme ad Alessandra Benucci nel biennio 1531-1532. A questo periodo risalgono infatti diverse missive legate alla preparazione delle nozze di Giovan Francesco e Leona Strozzi, appartenenti a due rami della famiglia del primo marito di Alessandra Benucci, Tito di Leonardo.
Le missive di Ariosto, in gran parte autografe, ricoprono un interesse documentario e linguistico. Attraverso la lettura delle lettere è infatti possibile cogliere la lingua di Ariosto in una veste non letteraria e più spontantea, bacino di tratti fonomorfologici e usi sintattici conservativi e non sempre coerenti con la tendenza evolutiva in direzione toscaneggiante delle opere letterarie. Il censimento e la schedatura completa sono consultabili nella sezione Lettere.- Storia del testo
Durante la vita, Ariosto non ha mai raccolto le sue missive, che ci sono note perché conservate dai destinatari o, nel caso delle lettere ufficiali, dalle cancellerie. Con l'eccezione della lettera 190, pubblicata da Francesco Sansovino in una silloge di lettere indirizzate a Bembo, prima dell'unità d'Italia la fortuna editoriale delle lettere di Ariosto è stata molto scarsa, e limitata a pubblicazioni di singole lettere o gruppi. A partire dagli anni Sessanta dell'Ottocento, invece, sono esplose le pubblicazioni, che si devono soprattutto ad Angelo Fondora (Ariosto 1862) per le lettere conservate presso l'Archivio di Stato di Lucca, a Gaetano Milanesi (Ariosto 1983) per quelle dell'Archivio di Stato di Firenze e ad Antonio Cappelli, che si è dedicato ad Ariosto per vent'anni portando alla luce le lettere dell'Archivio di Stato di Modena e arrivando, nel 1887, a un'edizione completa delle lettere (Ariosto 1887). La prima edizione critica completa delle lettere è stata curata invece da Angelo Stella nell'ambito della collana mondadoriana "Tutte le opere di Ludovico Ariosto" (Ariosto 1984), e a una nuova edizione è stata dedicata la tesi di dottorato di Chiara De Cesare.
- Date di elaborazione
1498-1532
- Prima edizione
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- Agnelli - Ravegnani 1933 = Giuseppe Agnelli, Giuseppe Ravegnani, Annali delle edizioni ariostee, pubblicati sotto il patrocinio della R. Accademia d’Italia e del comitato ferrarese per le onoranze al poeta, 2 voll., Bologna, Zanichelli, 1933
- Edizione di riferimento
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- Ariosto 1984 = Ludovico Ariosto, Lettere, in Ludovico Ariosto, Satire, Erbolato, Lettere, (Satire a cura di Cesare Segre; Erbolato a cura di Gabriella Ronchi; Lettere a cura di Angelo Stella), Milano, Mondadori, 1984 (Tutte le opere di Ludovico Ariosto, a cura di Cesare Segre, 3), pp. 109-562, 629-756