Lettera n. 102

Mittente
Ariosto, Ludovico
Destinatario
Alfonso I d'Este, duca di Ferrara
Data
16 luglio 1523
Luogo di partenza
Castelnuovo di Garfagnana
Luogo di arrivo
Ferrara
Lingua
italiano
Incipit
Pier Morello m’ha portato una di vostra excellentia ne la quale essa mi riprende ch’io habbia mandato a consigliare la causa ch’egli ha col Pisano a Lucca
Explicit
quella mi faccia dar aviso, che sùbito io gli darò expeditione
Regesto

Ariosto ha ricevuto per mano di Pier Morrello una lettera in cui il duca lo rimprovera per non aver sottoposto la questione giudiziaria tra il Morrello e il Pisano [Iacopo degli Augustini da Pisa] all'attenzione di Ferrara. Ariosto aveva discusso a riguardo con Raffaele da Carrara e in seguito con Matteo Casella, ma aveva ricevuto disposizioni di non approfondire ulteriormente la questione e di procedere secondo i pareri già ricevuti. Ariosto aveva consultato dodici persone, tutte concordi sull'assoluzione del Pisano. Per decidere riguardo alla condanna del Morello aveva pensato di interpellare Lucca, ma non aveva avuto modo di parlare con il 'Dottore' che cercava, poiché questi era malato. Il Morrello aveva inoltre cercato di corrompere Ariosto, che era ovviamente stato irremovibile. Tutti sono d'accordo sulla colpevolezza del Morrello, ma ne hanno paura. Ariosto attende indicazioni su come procedere con la sentenza.

Testimoni
Edizioni
Bibliografia
  • Stella 1963 = Angelo Stella, Per una nuova edizione delle Lettere di L. Ariosto (con lettere e manoscritti inediti), in «Giornale Storico della Letteratura italiana», vol. 140, fasc. 432, 1963, pp. 566-601
Nomi citati

Scheda di Chiara De Cesare | Ultima modifica: 22 giugno 2022
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