Lettera n. 125

Mittente
Ariosto, Ludovico
Destinatario
Alfonso I d'Este, duca di Ferrara
Data
20 novembre 1523
Luogo di partenza
Castelnuovo di Garfagnana
Luogo di arrivo
Rubiera
Lingua
italiano
Incipit
Subito ch’io hebbi una di Vostra Signoria data a’ dieci di questo
Explicit
perché credo che sieno valenti, e fidelissimi a chi servono.
Regesto

Ariosto ha tentato di avere più notizie riguardo agli uomini armati in Toscana. Ha conoscenza certa solo di un fante che ha cercato di comprare degli scoppietti, adducendo come motivazione il passaggio per la Lombardia con il fine di prendere un castello di un anonimo signore. Ariosto, tuttavia, non crede a tale informazione e non ha modo di appurare la verità. Chiede ad Alfonso se sia necessario emanare una nuova grida. 6 Giustifica il Moro dal Sillico, latore della missiva, per non essere potuto arrivare a Rubiera con i suoi fratelli, non avendo trovato denaro sufficiente per il viaggio. Ariosto conosce la povertà degli uomini, e li raccomanda. Nel post scriptum fa cenno a una lettera in cui Pierino Magnano, su indicazione di Ariosto, aveva chiesto a Pistoia notizie relative a una possibilità di guadagno, con riferimento a quanto scritto sopra.

Testimoni
Edizioni
Bibliografia
  • Stella 1963 = Angelo Stella, Per una nuova edizione delle Lettere di L. Ariosto (con lettere e manoscritti inediti), in «Giornale Storico della Letteratura italiana», vol. 140, fasc. 432, 1963, pp. 566-601
Nomi citati

Scheda di Chiara De Cesare | Ultima modifica: 30 luglio 2022
Permalink: https://www.ludovicoariosto.org/lettere/125