Lettera n. 128

Mittente
Ariosto, Ludovico
Destinatario
Pistofilo, Bonaventura
Data
26 novembre 1523
Luogo di partenza
Castelnuovo di Garfagnana
Luogo di arrivo
Ferrara
Lingua
italiano
Incipit
Questo Coiaio, del quale ho scritto, sta pur in questa terra e si lascia vedere
Explicit
per questo io mando questo messo a posta, che vi venga a ritrovar dove voi siate: a Vostra Magnificentia et a m. Opizo et alli amici mi raccomando
Regesto

Bastiano Coiaio ha il coraggio di farsi vedere a Castelnuovo nonostante sia bandito, e i balestrieri non lo catturano. Ariosto ne domanda il perché, e non vuole agire senza precise indicazioni. Chiede che siano inviati a Castelnuovo venticinque fanti, o che si possano punire i banditi. Sa che il duca è in viaggio da Reggio a Milano, e per tale ragione ha deciso di scrivere a Bonaventura Pistofilo. Nel post scriptum chiede che il Pistofilo non faccia sembrare la richiesta un’idea di Ariosto.

Testimoni
Edizioni
Bibliografia
  • Stella 1963 = Angelo Stella, Per una nuova edizione delle Lettere di L. Ariosto (con lettere e manoscritti inediti), in «Giornale Storico della Letteratura italiana», vol. 140, fasc. 432, 1963, pp. 566-601
Nomi citati

Scheda di Chiara De Cesare | Ultima modifica: 14 agosto 2022
Permalink: https://www.ludovicoariosto.org/lettere/128