Lettera n. 14

Mittente
Ariosto, Ludovico
Destinatario
Fantino, Benedetto
Data
7 aprile 1513
Luogo di partenza
Roma
Luogo di arrivo
Ferrara
Lingua
italiano
Incipit
Ho hauto per il mio ragazo una vostra lettera molto tarda
Explicit
e non lo sapendo essi mi accusassino de asinità. Altro non m’accade
Regesto

1 L’ultima lettera di Benedetto Fantino è giunta ad Ariosto molto tardi, poiché chi la portava è arrivato a piedi da Firenze e ha impiegato molto tempo per concludere il viaggio. 2 Ariosto non ha ancora condotto a termine le faccende concordate, e non per negligenza, ma per non avere saputo come comportarsi. 3 È arrivato a Roma in abito da viaggio, e non avendo vestiti adatti non si è presentato di fronte ai nobili romani, poiché lo avrebbero mal giudicato. 4 Ha baciato, sì, il piede del papa, ma questi sembra essersi dimenticato di lui. 5 Non ha ricevuto, infatti, alcuna offerta dalla curia papale né dagli amici, divenuti importanti e anche loro apparentemente dimenticatisi di lui. 6 Vorrebbe ricorrere a messer Paris. 7 Non può chiedere al Bibbiena, che è inavvicinabile (con gran disappunto di Ariosto), ma proverà comunque per amore del Fantino, seppure con scarse speranze: ha intenzione di tornare a Ferrara dopo la cerimonia papale. 8 A Ferrara tutti pensano che Ariosto a Roma sia una personalità importante, ma il poeta spera che il Fantino spieghi a tutti che non è così, in modo che non lo giudichino male per non aver potuto soddisfarli nelle loro richieste. 9 Si raccomanda al destinatario.

Testimoni
Edizioni
Bibliografia
  • Stella 1963 = Angelo Stella, Per una nuova edizione delle Lettere di L. Ariosto (con lettere e manoscritti inediti), in «Giornale Storico della Letteratura italiana», vol. 140, fasc. 432, 1963, pp. 566-601
Nomi citati

Scheda di Chiara De Cesare | Ultima modifica: 23 agosto 2025
Permalink: https://www.ludovicoariosto.org/lettere/14