Lettera n. 143

Mittente
Ariosto, Ludovico
Destinatario
Alfonso I d'Este, duca di Ferrara
Data
[5 marzo 1524]
Luogo di partenza
Castelnuovo di Garfagnana
Luogo di arrivo
Ferrara
Lingua
italiano
Incipit
Gli homini di Cicerana hor hora m’hanno <riferito> che Donatello con parecchi banditi è in quella terra
Explicit
E forse se investigherò meglio la cosa scoprirò che qualche altro bandito doveva essere
Regesto

Ariosto è a conoscenza delle cattive azioni di Donatello e degli altri banditi a Ceserana: se gli abitanti del Sillico li avessero cacciati, quelli non avrebbero avuto il coraggio di rimanere a Ceserana. I balestrieri erano andati un giorno a Pieve, città lontana un miglio, in chiesa. Lì avevano subito minacce da parte della fazione del Moro. Ariosto e il capitano si erano dunque recati in città per aiutarli. Sulla strada, però, Ariosto aveva avuto notizia della fuga dei suoi balestrieri, grazie all'aiuto di un prete. Non può dare notizie più certe, perché il capo dei balestrieri non è ancora tornato, ma ha il sospetto della presenza di altri banditi.

Testimoni
Edizioni
Bibliografia
  • Stella 1963 = Angelo Stella, Per una nuova edizione delle Lettere di L. Ariosto (con lettere e manoscritti inediti), in «Giornale Storico della Letteratura italiana», vol. 140, fasc. 432, 1963, pp. 566-601
Nomi citati

Scheda di Chiara De Cesare | Ultima modifica: 23 giugno 2022
Permalink: https://www.ludovicoariosto.org/lettere/143