Lettera n. 92

Mittente
Ariosto, Ludovico
Destinatario
Alfonso I d'Este, duca di Ferrara
Data
15 giugno 1523
Luogo di partenza
Castelnuovo di Garfagnana
Luogo di arrivo
Ferrara
Lingua
italiano
Incipit
Il Moro di Pelegrin dal Silico è stato et è in prigione come sa vostra excellentia
Explicit
non creda mai che di mia volontà la iustitia la equità e la misericordia dove si conviene non habbia luogo
Regesto

Il Moro è in prigione. Ariosto ragiona su come comportarsi con gli abitanti di Ceserana, che hanno pagato anche troppo duramente per il Moro e per le prepotenze di suo fratello. Nonostante le ripetute richieste di Ariosto, il capitano non li ha puniti e non ha intenzione di farlo. L'unica condizione con la quale il capitano si dichiara disposto a punire ancora il Moro è che non si faccia il suo nome, ma che si dichiarino responsabili gli abitanti di Ceserana. Ariosto teme per il futuro, e informa Alfonso della propria buona fede nel gestire la situazione.

Testimoni
Edizioni
Bibliografia
  • Stella 1963 = Angelo Stella, Per una nuova edizione delle Lettere di L. Ariosto (con lettere e manoscritti inediti), in «Giornale Storico della Letteratura italiana», vol. 140, fasc. 432, 1963, pp. 566-601
Nomi citati

Scheda di Chiara De Cesare | Ultima modifica: 27 giugno 2022
Permalink: https://www.ludovicoariosto.org/lettere/92