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Occhi miei belli, mentre ch’i’ vi miro,
per dolcezza ineffabil ch’io ne sento,
vola come falcon c’ha seco il vento
4la memoria da me d’ogni martiro;
et tosto che da voi le luci giro,
amaricato resto in tal tromento,
che s’hebbi mai piacer non lo rammento:
8ne va il ricordo col primier sospiro.
Non sarei di vedervi già sì vago,
s’io sentisse giovar, come la vista,
11l’haver di voi nel cor sempre l’imago.
Invidia è ben se ’l guardar mio vi attrista,
et tanto più che quello ond’io m’appago
14nulla a voi perde, et a me tanto acquista.