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La rete fu di queste fila d’oro
in che ’l mio pensier vago intricò l’ale,
et queste ciglia l’arco, i sguardi il strale,
4il feritor questi begl’occhi foro.
Io son ferito, io son prigion per loro;
la piaga in mezo ’l core aspra et mortale,
la prigion forte: et pur in tanto male
8et chi ferimmi et chi mi prese adoro.
Per la dolce cagion del languir mio
o del morir (se potrà tanto il duolo),
11languendo godo, et di morir desio;
pur ch’ella, non sappiendo il piacer ch’io
del languir m’habbia o del morir, d’un solo
14sospir mi degni, o d’altro affetto pio.